Tempo in musica: ’400 e ’500

21 maggio 2009 di D.

Danza, musica e prassi esecutiva: spunti dai trattati di danza cortigiana e di danza popolare del ’400 e  ’500 di Domenico da Piacenza, Antonio Cornazano e Guglielmo Ebreo riguardo il tempo nella musica della stessa epoca. Seguito dell’articolo il tempo in musica.
Molte indicazioni precise (e, soprattutto, pratiche) sulla prassi musicale del ’400 e ’500 si possono trovare nei trattati di danza.
Fra i più celebri spicca quello di Guglielmo l’Ebreo di Pesaro.
Non sono ancora riuscito a trovare il testo originale (tranne pochi passi. So di un’edizione del 1873 di Gaetano Romagnoli per l’Editrice Forni di Bologna, 112 pagine: spero che si possa trovare presto in rete): le varie recensioni che ho trovato mostrano enormi lacune di conoscenze della teoria musicale ed organologia dell’epoca e non sono quindi affidabili per applicazioni musicali.
Da queste recensioni si può però evincere l’argomento dei vari capitoli del trattato. Per gli scopi musicali sono da approfondire sicuramente i concetti di misura, tempo e aiere.

So di un libro su questo trattato, che però non ho ancora letto:
Patrizia Castelli, Maurizio Mingardi, Maurizio Padovan: “Mesura et arte del danzare. Guglielmo l’Ebreo da Pesaro e la danza nelle corti italiane nel secolo XV”, Pesaro, Pucelle 1987, 160 pagine.

Ancora meno ho trovato sui trattati di Domenico da Piacenza, Antonio Cornazano.
Questi trattati figurano in tutte le bibliografie di manuali ed articoli di prassi quattro e cinquecentesca.
Conviene però leggere in originale questi trattati per rendersi conto di quanto possano fraintendere gli studiosi che invece di attingere alle fonti si affidano ad edizioni di seconda mano redatte da bravi coreografi che però non hanno la minima idea di cosa significassero nel ’400 e ’500 termini come harmonia, tenore, tono, chiave, b molle, b quadro, concento, mensura, proportio, tempo.

Categorie: Articoli di Prassi esecutiva, musica Commenti disabilitati

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