Verklaerte Nacht: versioni a confronto.

6 ottobre 2010 di D.

Brevi notizie scaturite dal confronto della versione originale per sestetto d’archi del 1899 di Verklaerte Nacht di Arnold Schoenberg e dalle versioni per orchestra d’archi (sempre dell’autore) del 1917 e del 1943.
L’articolo può essere utile a:
- Gruppi da camera che preparano la versione per sestetto
- Orchestre d’archi e direttori che preparano la versione orchestrale del 1916 o del 1943.


Questo articolo completa la serie di articoli iniziata con:
- Verklaerte Nacht: testo e traduzione
- Verklaerte Nacht: tracce di analisi

Ecco in breve le principali differenze ed analogie tra le tre versioni (1899, 1917, 1943): lascio al lettore il compito di utilizzare al meglio questi dati mettendoli in relazione ai fattori stilistici (i diversi organici e le diverse tipologie di orchestre a cui le tre versioni erano destinate) ed autobiografici (età, svolte stilistiche, emigrazione forzata negli USA) dell’autore.

[Questi dati sono stati raccolti confrontando le edizioni Dreililien-Birnbach di Berlino (per il sestetto 1899) e la Schoenberg Saemtliche Werke (per le versioni 1917 e 1943)].

Nel passaggio dalla versione 1899 alla 1917:
- Si perdono le lettere di riferimento e vengono introdotti i numeri di battuta.
- Il numero di battute resta invariato (418), così tutte le indicazioni di tempi, dinamica, agogica, articolazione.
- Le note sono identiche, viene solo aggiunta un’ottava grave nei passaggi dei contrabbassi.
- I contrabbassi raddoppiano, o in pochi casi rubano, la parte di uno dei due violoncelli.
- Schoenberg introduce nella partitura i suoi segni usuali H ed N per la Hauptstimme e la Nebenstimme (voce principale, voce secondaria).
- A batt. 28 suggerisce al direttore un “Achtel ausschlagen” (battere gli ottavi).
- A batt. 128 suggerisce un’uguaglianza tra minima puntata e semiminima puntata.
- La risorsa dell’orchestra viene utilizzata non solo tramite la contrapposizione solo-tutti (a volte contrapposti dall’avere alcuni sordina ed altri no) ma da diversi raggruppamenti in leggii.

Nel passaggio dalla versione 1917 alla 1943 ci sono le novità più interessanti:
[Per questo consiglio a chi esegue il sestetto di consultare anche la partitura 1943 e viceversa: la versione 1917 si può saltare].
- Vengono tradotte in inglese (o in italiano) tutte le indicazioni tedesche. La traduzione però non è letterale e tradisce un‘intenzione molto meno emotiva rispetto alle prime versioni: sehr langsam diventa grave, steigernd diventa accelerando, sehr breit und langsam diventa adagio ecc.
- Spariscono tutti i segni d’espressione: wild (selvaggio), immer leise (sempre piano), warm (caldo), zart (delicato), unruhiger (più inquieto), leidenschaftlich (doloroso), ausdrucksvoll (espressivo) ecc.
- Vengono introdotte delle indicazioni metronomiche, spesso in contrasto con i suggerimenti originali del sestetto (ad esempio a batt. 153 viene suggerito un 112 di metronomo come a batt. 144, dove invece il sestetto prevedeva un “Noch bewegter” [ancora più mosso]).
- Vengono introdotte molte “note di pedale”, cioè quando un solo si stacca per un piccolo intervento (p.es a batt. 11 viola 1 e violoncello 1) il resto della sezione non segue il solo (o, come in altri punti, fa pausa), ma si ferma sulla nota dell’armonia.
- Vengono variate molte dinamiche (sempre in una direzione “meno espressiva” rispetto al 1899), tolti e cambiati in altri segni tanti accenti
- Spariscono molte indicazioni agogiche
- Le legature restano sostanzialmente invariate.

[Personalmente trovo le indicazioni del 1899 più coerenti col linguaggio del brano e non mi faccio troppi problemi ad introdurle anche in un'esecuzione secondo la versione del 1943].

Come già ho scritto nell’articolo “Verklaerte Nacht: tracce di analisi” la partitura è densissima di difficoltà tecniche e musicali che ne rendono spesso ardui e faticosi sia lo studio che l’esecuzione.
Con un lavoro lungo ed attento è però possibile scoprire e trasmettere la grande semplicità ed unitarietà che sta alla base di questo brano.
[Per avere un'idea della lunghezza di questo lavoro posso riportare la mia esperienza personale: nonostante la dimestichezza che ho con l'armonia "estrema" del tardo Romanticismo, con le partiture "dense" e con i contrappunti più complessi, ho impiegato più di un centinaio di ore per raggiungere questa "comprensione"! E purtroppo non è sempre possibile dedicare così tanto tempo allo studio di una composizione...]
Questa “comprensione” del brano coprirebbe decine di pagine se scritta per esteso, ma è possibile trasmetterla per intero in meno di tre ore a un sestetto o un’orchestra in fase di prova.
Questo vuol dire che basterebbero tre ore di prova, se fatta in modo efficiente e intelligente, seguite dallo studio individuale dei passaggi tecnicamente ardui (che si scoprirà essere veramente pochi dopo la “comprensione”) per arrivare ad un’interpretazione musicale e cosciente di questo brano.
Il fatto che anche sestetti di ottimo livello propongano purtroppo esecuzioni dal gusto quasi atonale per questo brano deriva proprio dalla mancanza di “comprensione” del brano stesso.
La “comprensione” di cui parlo riguarda:
- Piano formale, tonale ed armonico
- Funzione armonica e contrappuntistica di ciascuno strumento in ciascun passaggio
- Piano del materiale tematico, delle sue dinamiche e trasformazioni.

A questo punto credo sia inutile dire che Verklaerte Nacht è una delle mie partiture preferite e che sono ben disposto a concertare… quindi non esitate a contattarmi se vi serve!

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