6 dicembre 2008 di D.
La prossima grande produzione che realizzerò a Trento con la collaborazione di Comune di Trento, Fondazione Caritro e Gruppo Vocale Concentus Clivi sarà more »
26 novembre 2008 di D.
Rileggendo alcune ballate tedesche qualche giorno fa mi è tornata alla mente la questione del fiabesco, della mitologia e del rito e di tutto il significato che more »
20 novembre 2008 di D.
A volte il vecchio parruccone di Eisenach è talmente strafottente che dà sui nervi.
Come quando ti nasconde il suo modo di accordare il cembalo sotto al naso (o sul frontespizio del Clavicembalo ben temperato) e passano 250 anni prima che uno lo scopra.
O quando ti fa credere di aver impiegato decine di ore per costruire un edificio enorme e poi ti accorgi che è un prefabbricato che lui poteva mettere insieme in un’oretta.
Questo è il caso del more »
19 novembre 2008 di D.
Per i primi risultati del confronto fra le riduzioni per pianoforte delle sinfonie di Beethoven (Liszt e Singer) rimando alla versione inglese di questo articolo.
Appena ho tempo comincio a confrontare le trascrizioni per pianoforte a quattro mani di Hugo Ulrich (Peters 6312, anno 1880), Czerny (Richault 2066, anno 1836) e Scharwenka (Universal 970, anno 1905)
18 novembre 2008 di D.
Per completare gli articoli pubblicati la settimana scorsa sui numeri di battuta scrivo nella versione inglese di questo articolo le lettere di riferimento delle sinfonie di Beethoven 1-8.
Tali lettere coincidono con le lettere del materiale orchestrale (parti staccate) che si trova normalmente in uso presso tutte le orchestre. Spesso tale materiale riporta le lettere ma NON il numero di battuta: di qui la grande utilità in sede di prova o di confronto col materiale orchestrale.
NOTA: queste lettere NON coincidono con quelle delle riduzioni a quattro mani.
16 novembre 2008 di D.
Visto che ogni anno migliaia di studenti al mondo spendono una decina di ore a contare le battute delle sinfonie di Beethoven e vedendo questo tempo semplicemente come sprecato e rubato allo studio di Beethoven, ho deciso di mettere nella versione inglese di questo articolo un piccolo aiuto…
Sarei tentato di scrivere qualche boiata sulla legge dei grandi numeri e sulla propagazione degli errori per convincermi che 600 e 602 sono circa la stessa cosa… per la musica conteporanea cambia poco, me se in Beethoven mezza orchestra suona con due battute di anticipo vi assicuro che si nota eccome. Ricorda un po’ l’espediente usato dal quartetto protagonista in “La città galleggiante” di Giulio Verne per accontentare il pubblico americano…
Oppure avrei potuto raccontarvi qualcosa di scienze cognitive e dire che se mentalmente si contano sempre anche le decine il lavoro rallenta di molto.
E invece vi dico solo che per la nona passerà qualche settimana, visto che al momento non mi serve.
15 novembre 2008 di D.
Terza puntata, persisto testardo nella numerazione. Se a qualcuno però è capitato di trovarsi a fare una prova davanti a una grande orchestra e scoprire che i numeri delle battute sono sbagliati (non potendo quindi più comunicare con l’orchestra e rischiando di mandare in vacca la prova) so che mi comprenderà…
Visto che ogni anno migliaia di studenti al mondo spendono una decina di ore a contare le battute delle sinfonie di Beethoven e vedendo questo tempo semplicemente come sprecato e rubato allo studio di Beethoven, ho deciso di mettere nella versione inglese di questo articolo un piccolo aiuto…
14 novembre 2008 di D.
Il prossimo seminario che terrò sarà “Il Weihnachtsoratorium di Bach” a Trento, 5 e 6 dicembre 2008.
Info su Seminari Concentus Clivi
13 novembre 2008 di D.
Proseguo con questo lavoro intellettualmente impegnativo di contare battute.
Non ho la febbre, mi servono solo per le analisi che sto facendo (e a quanto pare negli anni di mannheim l’aritmetica non era il mio forte, visto gli errori di conteggio che sto scoprendo).
In ogni caso saranno più utili degli articoli criptici che pubblicavo a giugno!
Come scrivevo ieri:
Visto che ogni anno migliaia di studenti al mondo spendono una decina di ore a contare le battute delle sinfonie di Beethoven e vedendo questo tempo semplicemente come sprecato e rubato allo studio di Beethoven, ho deciso di mettere nella versione inglese di questo articolo un piccolo aiuto…
12 novembre 2008 di D.
Visto che ogni anno migliaia di studenti al mondo spendono una decina di ore a contare le battute delle sinfonie di Beethoven e vedendo questo tempo semplicemente come sprecato e rubato allo studio di Beethoven, ho deciso di mettere nella versione inglese di questo articolo un piccolo aiuto. Ho confrontato i numeri con l’edizione calmus che si trova anche in rete, quindi non dovrebbero esseci errori.
10 novembre 2008 di D.
… anstatt Verkehrpolizisten.
“Es ist ein entscheidender Unterschied, ob Menschen sich zu anderen als Zuschauer verhalten koennen, oder ob sie immer Mitleidende, Mitfreudige, Mitschuldige sind: diese sind die eigentlich Lebenden”
(H.v.Hofmannsthal)
9 novembre 2008 di D.
Un anno e mezzo fa, quando ho cominciato a scoprire la rete (sic!), mi son messo per gioco a compilare una lista delle serie di cartoni animati e telefilm visti per intero da piccolo ed ho scoperto con orrore di aver passato migliaia di ore davanti alla televisione a guardare immondizie giapponesi e americane sparate dalle apparenti reti regionali del preMammì (mi verrebbe da chiamarle Programma Due, ubi gramma paganda est…).
Per tirarmi su il morale spero prossimamente di riuscire a more »
8 novembre 2008 di D.
Il prossimo seminario INTONAT che terrò sarà a Mariano del Friuli il 14, 15 e 16 novembre 2008.
Info su http://www.uscifvg.it/intonat08.htm
6 novembre 2008 di D.
Quando eseguiamo Bach restiamo sempre abbagliati e ci dimentichiamo che lui era l’eccezione, il virtuoso, quello che aveva lo sguardo d’assieme e non more »
2 novembre 2008 di D.
Il passaggio dalla grande varietà di note del barocco alla omologazione industriale di fine ’800 ha seguito diverse vie, tutte parallele.
Sulle tastiere, i “grandi didatti” come Czerny (che non si facevano problemi di dire a Chopin che avrebbe dovuto mettersi a studiare seriamente il pianoforte), introducevano more »